Album è l’opera che racchiude e unifica tutto il corso della vita e del pensiero di Roland Barthes. Album è una raccolta di documenti e scritti inediti: su Paul Valéry, Gustave Flaubert, la retorica, il superamento dello storicismo, l’effervescenza formalista, lo strutturalismo, la critica letteraria. Dai testi giovanili che mai hanno visto la luce della stampa, composti quando Roland Barthes è un adolescente costretto in sanatorio, agli abbozzi dell’ultima opera, che non fa in tempo a compiere prima di essere, d’improvviso, raggiunto dalla morte. Album è un epistolario che contiene molti epistolari: gli intensi scambi con Michel Foucault, Claude Lévi-Strauss, Jacques Lacan, Jacques Derrida, Louis Althusser, Maurice Blanchot, Jean Starobinski, Julia Kristeva, Georges Perec e gli altri grandi contemporanei, filosofi e artisti, con i quali Roland Barthes ha rapporti affettivi e avventure intellettuali; le lettere che raccontano il lavoro febbrile e spesso disperato durante la gestazione delle sue opere; la corrispondenza che testimonia la contesa tra gli editori Gallimard e Seuil per pubblicarle. Più di tutto, Album – il volume che celebra il centenario della nascita di Roland Barthes – è un arazzo di sorprese, attese, lutti, entusiasmi, incontri, tradimenti, ostinazioni, oblii, alleanze, delusioni, paure, sforzi, gioie, tempo perduto e ritrovato. Una vita intera dispiegata dalla cartografia delle amicizie, universo di segni da decifrare e percorrere, materia multiforme e volatile che la vita ha sottratto alla scrittura e la scrittura alla vita: quel che detta legge è sempre il libro, il libro sempre a venire; il libro dell’esperto di teatro, linguista e critico letterario, sociologo e semiologo; il libro, soprattutto, dello scrittore, là dove cade la distinzione tra critico e autore, studioso e letterato. Da teorico ha asserito la morte dell’autore – ucciso dalla sua stessa opera –, e invece Roland Barthes ha vissuto e vive, con la sua lungimirante inattualità; la sua unicità vera e esemplare; il suo album di scritti e ritratti e frammenti dispersi ora riaccostati.
Roland Barthes (1915-1980) è stato professore di Semiologia letteraria al Collège de France. Alcune tra le sue opere maggiori, composte dagli anni cinquanta agli anni settanta, sono Il grado zero della scrittura (Einaudi, 2003), Saggi critici (Einaudi, 2002), L’impero dei segni (Einaudi, 2004), Miti d’oggi (Einaudi, 2016), Barthes di Roland Barthes (Einaudi, 2007), Frammenti di un discorso amoroso (Einaudi, 2014) e La camera chiara (Einaudi, 2003).
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