Ada è nata in Nigeria, in un villaggio di terra rossa, ma a diciotto anni si è trasferita negli Stati Uniti per studiare. È un’adolescente come tante: frequenta le lezioni, esce a ballare, si ubriaca, si innamora. Ma Ada è un’adolescente come nessun’altra. La sua mente è abitata da presenze oscure: non sono le paure che assediano ogni coscienza umana, ma spiriti ancestrali della sua terra, reali quanto i compagni di college con cui passa le serate. Questi spiriti l’hanno seguita nel mondo quando è nata e sono rimasti intrappolati dentro di lei. Qui dimorano e combattono e offrono sacrifici di carne alla dea serpente che li ha partoriti, ma quando un evento traumatico minaccia di distruggere questo fragile equilibrio, gli spiriti prenderanno il sopravvento e non si fermeranno davanti a niente pur di difendere la loro Ada.
Traduzione di Benedetta Dazzi
Akwaeke Emezi (Umuahia, 1987) nasce in Nigeria e studia alla New York University. Il suo romanzo d’esordio Acquadolce, pubblicato dal Saggiatore nel 2019, è stato finalista al PEN/Hemingway Award e al Women’s Prize for Fiction. La morte di Vivek, pubblicato nel 2021, è stato nominato dal New York Times fra i cento migliori libri del 2020.
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