Se l’uomo è fatto della stessa sostanza dei sogni, che cosa succede quando i robot cominciano a sognare? Succede che robot inquieti, troppo umani, lottano e fuggono, amano e si ribellano; e tentano di evadere dalla cattività meccanica imposta loro da padroni in carne e ossa e governata dalle Tre leggi della robotica.
Le leggi incorporate nei loro circuiti impongono ai robot di non nuocere all’uomo, di obbedire agli ordini, di badare alla propria sopravvivenza solo se, così facendo, non mettono a rischio un essere umano. Eppure, Elvex – l’androide che sogna i suoi simili ridotti in schiavitù, costretti a scavare nelle profondità della terra, a muoversi tra le fiamme e le radiazioni delle fabbriche – sogna anche un mondo diverso, in cui esiste solo la Terza legge: «Un robot deve proteggere la propria esistenza», senza clausole restrittive. Automi orgogliosi del proprio intelletto, enigmatici cervelli positronici: nei racconti che compongono Sogni di robot, scritti fra gli anni cinquanta e gli anni ottanta, la solida impalcatura rappresentata dalle Tre leggi inizia a incrinarsi. Accade allora che un robot impari a mentire, che un’automatomobile si innamori dell’uomo che si è sempre preso cura di lei, e che a un onnipotente, mastodontico supercomputer gli umani arrivino a demandare le decisioni più importanti della res publica. Arti metallici, neuroni sintetici, coscienze di silicio: tutti i robot di Asimov sono accomunati dalla travolgente domanda di vita che erompe dai loro circuiti, e che li rende, per gli uomini, specchi in cui è troppo pericoloso guardare, ma dai quali è impossibile distogliere lo sguardo.
Riconosciuto maestro della fantascienza, nonché straordinario divulgatore scientifico, Isaac Asimov è autore immaginifico e profetico: i suoi racconti non hanno mai cessato di interrogare con sottili, perturbanti dilemmi morali, e il loro interesse e la loro freschezza appaiono oggi, nel pieno della rivoluzione nanotecnologica, persino accresciuti. I suoi Sogni non sono mai stati più vicini a divenire realtà.
Isaac Asimov (Petroviči, 1920 - New York, 1992) è considerato uno dei più grandi scrittori di fantascienza di sempre. Autore di numerosissimi romanzi e racconti, è celebrato soprattutto per i cicli della Fondazione e dei Robot. Il Saggiatore ha pubblicato Sogni di robot (2014) e Visioni di robot (2019).
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