Sciarada significa conversazione, lunga chiacchierata, ma anche problema, situazione difficile e inestricabile. La sciarada è un gioco enigmistico in cui si chiede di trovare una parola partendo da definizioni che alludono alla parola stessa. In questo libro, di questo lemma dal suono misterioso si declinano tutti i significati.
Giuseppe Marcenaro prosegue il suo dialogo con i grandi letterati del Novecento, che si compone non solo d’incontri ma anche di lettere, diari e appunti: le muse di Eugenio Montale, Gerti ed Esterina, ci fanno sentire la loro voce; Elio Vittorini scrive a Lucia Morpurgo Rodocanachi per una traduzione; Luciano Foà racconta la nascita di una nuova casa editrice. L’autore gioca con la memoria, ripercorre gli anni dell’infanzia a Genova e della giovinezza a Roma, dove le strade si popolavano di reminiscenze letterarie, quasi allucinazioni – Goethe, Stendhal, Leopardi –, e dove ha vissuto nella stessa via di Roberto Bazlen, detto Bobi, senza mai incontrarlo e conoscerlo.
Bazlen, fantasma dietro le quinte della letteratura del secondo Novecento, che ha collaborato con le più importanti case editrici italiane, in queste pagine si fa «sciarada»: una questione complessa, un enigma, l’«ombra opaca» che Marcenaro insegue per tutta la vita. Attraverso scritti, lettere e racconti di coloro che lo hanno conosciuto e frequentato, Marcenaro cerca di capire chi è stato veramente il grande intellettuale che ha fatto conoscere in Italia Kafka, Musil e Freud.
Giuseppe Marcenaro (Genova, 1942 - 2024) è stato uno scrittore italiano. Tra le sue opere ricordiamo Una sconosciuta moralità (2013) e Perversioni inconfessabili (2020). Il Saggiatore ha pubblicato Scarti (2017), Dissipazioni (2018) e Passaporti (2020).
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