L’obiettivo di sradicare la povertà è per la prima volta concretamente alla nostra portata. Eppure un miliardo (un miliardo!) di persone patisce ogni giorno cercando di sopravvivere, e dieci milioni di bambini all’anno muoiono di fame. Gli abitanti del mondo sviluppato sono di fronte a una scelta decisiva: per non voltare le spalle a un quinto della popolazione globale dovranno diventare protagonisti della soluzione. Oggi la nostra risposta è non solo insufficiente, ma anche moralmente indifendibile. Lo conferma Peter Singer – uno dei cento uomini più influenti della terra secondo Time – in Salvare una vita si può, attraverso argomenti etici, provocazioni intellettuali, esempi illuminanti, dati puntuali e casi emblematici. Ma Singer non si limita alla critica, propone un cambiamento rivoluzionario e pragmatico nel nostro modo di sentire, pensare e agire per eliminare l’estrema povertà nel mondo. E lo fa con un libro che sa essere contemporaneamente un coraggioso atto d’accusa, un lucido manifesto per una nuova etica solidale e un programma «ragionato» in sette punti – dalle iniziative filantropiche personali all’attivismo sociale, a scelte quotidiane minime – che noi tutti possiamo responsabilmente mettere in pratica senza intaccare il nostro benesse
Peter Singer (Melbourne, 1946), professore di Bioetica presso l'Università di Princeton, è considerato tra i più autorevoli filosofi viventi per il suo lavoro in favore dei diritti degli animali. Il Saggiatore ha pubblicato Salvare una vita si può (2009) e Come mangiamo (con Jim Mason; 2021).
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