Tra l’estate e l’inverno del 1896, Edmund Husserl tiene all’università di Halle il ciclo di lezioni che segna il passaggio decisivo della sua riflessione filosofica: alla ricerca del fondamento per una nuova teoria della conoscenza, Husserl confuta lo psicologismo che aveva dominato la seconda metà dell’Ottocento, proponendo un nuovo modello epistemologico. È la svolta che lo porta a ridefinire il concetto stesso di «significato» come atto intenzionale, nel tentativo di ricomporre la frattura tra il soggetto e le leggi immutabili della logica, e tra la fissità di queste ultime e la varietà inesauribile del linguaggio.
Dalle lezioni di Halle prenderanno avvio le
Ricerche logiche e, con loro, la fenomenologia, momento aurorale della riflessione filosofica del Novecento, destinata a riverberare la propria luce lungo tutto il secolo e oltre. A queste pagine attingeranno alcuni tra i pensatori più influenti della cultura contemporanea, da Heidegger a Löwith, da Sartre a Merleau-Ponty, inaugurando un nuovo modello filosofico che trova nel dubbio, nella coscienza, nel rigore e nell’inesausta tensione a immergersi nel mondo le sue coordinate e la sua urgenza.
Il Saggiatore ripropone, nella storica edizione curata da Giovanni Piana, un testo che da oltre un secolo rimane tra i più influenti e decisivi per la filosofia e la scienza, avendo accolto e rilanciato la sfida più ambiziosa che accomuna entrambe le discipline: la verità.
Edmund Husserl
Edmund Husserl (1859-1938) è stato il padre della fenomenologia. Tra le sue opere: Ricerche logiche (pubblicato in Italia da il Saggiatore), Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica (Einaudi, 2001), Per la fenomenologia della coscienza interna del tempo (Franco Angeli, 1998), Meditazioni cartesiane (Bompiani, 1989). Nel 2002 è stata ripubblicata da il Saggiatore in edizione tascabile Net La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale.
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