Alle dieci in punto della sera del 22 giugno
1938, l’attenzione del mondo si catalizzò sullo
Yankee Stadium di New York. Già dal mattino, a
Berlino, Londra, Tokyo, Johannesburg, Mosca e
Roma tutti i giornali avevano dato risalto a quello
che sarebbe stato ben più dell’incontro di boxe del
secolo: la rivincita tra Joe Louis e Max Schmeling.
A suscitare un interesse così avido non era solo il
valore indiscusso dei due pugili. In palio, infatti,
c’era molto più della gloria: su quel ring si scontravano
un nero e un bianco, un americano e un
tedesco, la democrazia e il regime nazista, il riscatto
degli afroamericani e la superiorità della
razza ariana. Un peso enorme sulle spalle di due
soli uomini. E anche se la scarica di colpi precisi
e potenti con cui Joe Louis mise al tappeto Max
Schmeling dopo appena centoventiquattro secondi
dall’inizio del primo round è annoverata negli
annali della boxe, l’incontro è e sarà sempre ricordato
come il presagio dei destini della Seconda
guerra mondiale: «Il declino della potenza nazista
ebbe inizio con un gancio sinistro di un autista
senza alcuna nozione di politica estera».
Oltre la gloria è un capitolo di storia contemporanea
teso e vibrante che dà sostanza alle fotografie
ingiallite dell’epoca. Con una narrazione
serrata, David Margolick nelle sue pagine apre lo
scorcio su un mondo in corsa verso la tragedia
più grande. Jesse Owens, Adolf Hitler, Joseph Goebbels,
Hermann Göring, Franklin Delano Roosevelt,
John Edgar Hoover, Benito Mussolini e Primo
Carnera, insieme agli avvenimenti di cui sono
stati protagonisti in una decade di violenza e
tensioni, sfilano sullo sfondo del primo evento
mediatico globale.
David Margolick
David Margolick vive e lavora a New York. Scrittore e giornalista, collabora con Vanity Fair e ha tenuto per sette anni una rubrica sul New York
Times. In Italia è uscito Billie Holiday eseguirà...Strange Fruit (Arcana, 2000).
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