Hollywood considera gli sceneggiatori una sventura da sopportare, e stroncarli è lo sport preferito nell’ambiente. Ma in questo feroce, divertente e accurato resoconto della vita nella catena alimentare hollywoodiana, è uno sceneggiatore a ridere e colpire per ultimo. Forse perché si chiama John Gregory Dunne, e per trent’anni ha scritto film, oltre a distinguersi come giornalista e romanziere di prima classe.
Nel 1988 a Dunne e a sua moglie Joan Didion fu proposto di scrivere un copione ispirato alla vita tenebrosa e complicata di Jessica Savitch, celebre mezzobusto televisivo. Otto anni e ventisette stesure dopo, il copione si trasformò nella favola intitolata
Qualcosa di personale, con Robert Redford e Michelle Pfeiffer. Mostro racconta nel dettaglio le riunioni, le riscritture, i litigi, i licenziamenti e le distrazioni che girano attorno alla realizzazione di un film, e le illumina con sagacia e brillante humour.
John Gregory Dunne
John Gregory Dunne (1932-2003), scrittore, sceneggiatore, giornalista, ha scritto diversi libri, tra cui i romanzi L'assoluzione (Bompiani, 1979) e Dutch Sea jr. (1982), e il saggio Monster: LIving Off The BIg Screen. Insieme alla moglie Joan Didion ha sceneggiato Panico a Needle Park (1971), È nata una stella (1976) e Qualcosa di personale (1996).
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