«L’esclusività con cui, nella seconda metà del XIX secolo, la visione del mondo complessiva dell’uomo moderno accettò di venir determinata dalle scienze positive e con cui si lasciò abbagliare dalla “prosperity” che ne derivava significò un allontanamento da quei problemi che sono decisivi per un’umanità autentica.»
L’intero e la parte racchiude due delle Ricerche logiche husserliane pubblicate nei primi anni del Novecento, in cui la filosofia della logica in senso stretto e il metodo fenomenologico trovano un primo, spregiudicato punto d’intersezione teorico. L’obiettivismo moderno è una sintesi storico-critica del pensiero filosofico e scientifico moderno, su cui negli anni trenta Husserl, allarmato dal dilagare dell’irrazionalismo e del positivismo scientista, fondò la sua ricerca sulla Crisi delle scienze europee.
Edmund Husserl (1859-1938) è stato il padre della fenomenologia. Tra le sue opere: Ricerche logiche (pubblicato in Italia da il Saggiatore), Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica (Einaudi, 2001), Per la fenomenologia della coscienza interna del tempo (Franco Angeli, 1998), Meditazioni cartesiane (Bompiani, 1989). Nel 2002 è stata ripubblicata da il Saggiatore in edizione tascabile Net La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale.
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