Posso fidarmi di te? Quante volte lo avete detto nel corso della vostra vita, in amicizia, in amore, sul lavoro, prima di una confessione imbarazzante. In realtà, avete posto questa domanda in molte più occasioni, e continuate a farlo, senza nemmeno rendervene conto: ogni volta che leggete una notizia, che il medico vi prescrive una terapia, che un istruttore vi corregge la postura, addirittura mentre attraversate la strada; lo avete fatto quando siete rimasti a casa per mesi senza vedere nessuno perché ve lo aveva chiesto un governante alla tv e quando poi siete usciti perché vi hanno detto che potevate farlo senza pericolo. È così: la fiducia regola l’intera vostra esistenza.
Eppure da qualche tempo la situazione non vi pare più quella di prima: i giornalisti vi sembrano tutti pennivendoli, i politici incompetenti, gli scienziati truffatori al soldo delle multinazionali; internet vi grida ogni minuto che nulla è come appare, esperti si azzuffano quotidianamente sostenendo l’uno l’opposto dell’altro, le massime cariche istituzionali condividono sui social una bufala dopo l’altra. Come fate a fidarvi ancora, e di chi poi? Ma, soprattutto, come siamo arrivati a questo onnipresente, confuso scetticismo, e che futuro può attenderci date queste premesse?
Antonio Sgobba ricostruisce la storia della fiducia, ribaltando luoghi comuni e offrendoci punti di vista inediti da cui guardarci attorno: dalla peste nell’Atene di Socrate, con l’ardua scelta del saggio a cui affidarsi, alle epidemie del presente, in cui «bolle» di riferimento e «camere dell’eco» aiutano i virus a prosperare; dalle notizie inventate nella Francia ottocentesca alla postverità nell’era di Facebook e WhatsApp; dalle riflessioni di Platone sull’esperienza diretta a quelle di David Foster Wallace sul rapporto tra autorità e linguaggio.
La società della fiducia è un viaggio alla scoperta della nostra inesauribile diffidenza, e dei modi che abbiamo trovato per continuare a credere gli uni negli altri. Perché, come abbiamo capito tanto tempo fa, se vogliamo restare uniti dubitare è bene, ma fidarsi è meglio. Molto, molto meglio.
Antonio Sgobba
Antonio Sgobba (1983), giornalista, è stato il responsabile delle pagine culturali di IL, mensile del Sole 24 Ore, e ha collaborato con La Lettura del Corriere della Sera, Wired, Pagina 99 e altre testate. Dal 2016 lavora in Rai ed è tra i conduttori di TGR Petrarca – Le parole della cultura su Rai 3. Con il Saggiatore nel 2017 ha pubblicato ? – Il paradosso dell’ignoranza da Socrate a Google e nel 2020 La società della fiducia.
scopri di più sull'autore
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Il ddl Zan e il disconoscimento di chi è oggetto di forme di aggressione
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22 aprile 2021
Fidarsi è bene, non fidarsi è peggio
Rivista Studio
16 dicembre 2020
Perché oggi non ci fidiamo degli esperti?
Donna Moderna
03 dicembre 2020
Almanacco della Scienza
02 dicembre 2020
il Sole 24 Ore
29 novembre 2020
La reciprocità è la risorsa da riscoprire
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29 novembre 2020
Il rischio di fidarsi da Protagora a Reagan
«Le persone che non credono a niente, alla fine rischiano di credere a tutto»
Giornale di Brescia
08 novembre 2020
Antonio Sgobba: viviamo nell'era della diffidenza
La Repubblica
01 novembre 2020
La fiducia è una cosa seria. Fidatevi
il venerdì
23 ottobre 2020
«Il nostro mondo senza più fiducia»
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18 ottobre 2020
«La società della fiducia alla prova della pandemia»
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16 settembre 2020
Se fidarsi è un bene non fidarsi è rischioso
La Gazzetta del Mezzogiorno
14 settembre 2020
Nel nostro mondo ci vuole fiducia, ma non troppa...
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13 settembre 2020
«Com'è difficile (e pericoloso) fidarsi della rete»
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