In questa monografia, ormai un classico in tutto il mondo, Edward Said, uno dei grandi intellettuali contemporanei, affronta l’opera e la vita di Joseph Conrad. L’oggetto letterario più specifico dello studio sono le opere brevi di Conrad, quelle in cui lui sosteneva di trovarsi più a suo agio, e che meglio raccontano della sua incapacità di sentirsi ordinato e fluido come un lungo romanzo, ma piuttosto frammentario e molteplice. L’uomo che ha scritto Cuore di tenebra ci ha lasciato otto volumi di lettere in cui analizza, racconta, rielabora, costruisce e distrugge il suo passato, la sua storia di uomo e scrittore, di migrante e di straniero. Edward W. Said ci accompagna per mano, ci porta dentro l’epistolario di Conrad, la sua vita, fatta di una lingua che non gli appartiene e dentro alle sue discrasie; in un percorso strutturato e affascinante Said ci aiuta ad acquisire consapevolezza, ci regala il suo strumento e illumina quello di Conrad.
Edward W. Said (Gerusalemme, 1935 - New York, 2003) è stato scrittore, critico e professore di Inglese e di Letteratura comparata alla Columbia University di New York e ha insegnato in più di 150 università e scuole negli Stati Uniti, in Canada e in Europa. I suoi scritti sono apparsi regolarmente su The Guardian, Le Monde diplomatique e Al-Hayat. Il Saggiatore ha pubblicato Joseph Conrad e la finzione autobiografica (2008), Sullo stile tardo (2009), La questione palestinese (2011) e Paralleli e paradossi (con Daniel Barenboim; 2015).
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