Io sono un’esplosione è il viaggio di un’attivista attraverso le ferite del nostro tempo, con l'intento di ritrovare una connessione, come individui, a un più alto obiettivo comune.
Nel corso della sua quarantennale esperienza di lotta, V (il nome che Eve Ensler si è attribuita dopo aver abbandonato quello del padre violento) si è occupata di temi cruciali del nostro tempo: dalle molestie e gli abusi degli uomini sulle donne, alle tragedie dell'AIDS e del Covid-19, fino al cambiamento climatico e alla vittoria di Trump in America. In tutti questi casi, la sfera pubblica si intreccia indissolubilmente con quella privata, ecco perché i suoi racconti prendono spesso le mosse da storie personali: la sua di figlia abusata, quella di altre donne violentate durante i conflitti per le risorse minerarie della Repubblica democratica del Congo, quelle di chi ha perso il lavoro durante la pandemia oppure di coloro che hanno contribuito a far cadere il muro di Berlino. In questo incessante movimento dall’io al noi, Io sono un’esplosione prende la forma di una raccolta di prose, poesie, sogni, lettere e piccoli saggi: i mille modi in cui lo sguardo critico di V si è posato sul mondo, eviscerando e mettendo sotto analisi le sue storture.
In modo intimo e introspettivo, ma allo stesso tempo coraggioso e risoluto, questo libro insegna a dare una spinta irrefrenabile al cambiamento, ad amare e a sopravvivere all’amore, a fare i conti con i propri demoni e a riprendere possesso del proprio corpo. Perché se riconosciamo che il male e il dolore personale sono collegati, lottare per qualcosa diventa un modo per curare le ferite più profonde e riscoprirsi liberi.
Traduzione di Sara Reggiani
V (Eve Ensler) (New York, 1953) è scrittrice, drammaturga e attivista. I suoi libri sono tradotti in 50 paesi e le sue opere teatrali rappresentate in 140. È fondatrice e direttrice del V-Day e di One Billion Rising, movimenti globali contro la violenza sulle donne. Il Saggiatore ha pubblicato Nel corpo del mondo (2015), I monologhi della vagina (2018) e Chiedimi scusa (2019), il racconto degli abusi subiti dal padre, dopo la cui pubblicazione ha scelto di cambiare nome.
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