Lo sport più bello del mondo. Competizione, gloria, illusione, fallimento, speranza, ribaltamenti improvvisi del destino apparente. Emozioni compresse in novanta minuti, generate da un dribbling, da una parata salvifica, da un tunnel, da un passo di danza risolutivo davanti alla porta avversaria. C’è la vita intera a pulsare sul prato verde quando una partita di calcio ha inizio: la vita intera alleggerita dal dolore. Perché nel calcio, come in ogni mondo di sogno, può esistere sofferenza, forse patimento, ma mai dolore. Proprio come tutti i mondi di sogno, anche il calcio ha i suoi prìncipi eroi, i depositari dell’epica. Campioni resi mitici da vittorie indimenticabili, come Pelé o Maradona, o geni talentuosi allergici alla vittoria, ma capaci di sublimare se stessi in un gesto. Prìncipi visti alla tv mille volte, e mille volte attesi, ammirati, denigrati, imitati. Adoni e meno adoni, cecchini, gentiluomini, mediani, rari fuoriclasse. Come capitan Scirea, il Temistocle del calcio, a detta di tutti il giocatore più corretto e nobile che abbia mai fatto ingresso in uno stadio. O il portiere rumeno Ducadam, grande per spalle e per coraggio, che con una serie formidabile di parate ai rigori portò la Steaua Bucarest alla vittoria del titolo europeo. O come i cavalieri che fecero l’impresa, gli undici che tinsero di azzurro la notte di Berlino, nel 2006. Sono loro, da un secolo, a iniettare la magia dell’epica in chi li guarda da lontano. Sono loro a generare, per spirito di emulazione, aspiranti prìncipi molto più piccoli. Ragazzini di tutto il mondo che per strada, in un cortile chiuso tra quattro alveari o su una lingua di terra battuta, provano a ricreare le grandi sfide impresse nel loro cuore e nella loro mente. Sono loro a generare fortezze immaginarie, parchi giochi privati, l’isola che non c’è sotto casa. Sono loro a far sentire eroico anche un bambino di otto anni che costruisce uno stadio in miniatura in salotto, uno stadio completo in proporzione perfetta, spalti, pubblico, riflettori, porte pronte a gonfiarsi, tutto perché si possa, ancora una volta, accendere il massimo della fantasia. Dopo aver esplorato – attraverso una lingua che è sisma, sussulto e meraviglia – i volti e i luoghi di acciaio e di carbone dell’industria italiana, Giancarlo Liviano D’Arcangelo sceglie di leggere il mondo contemporaneo attraverso l’universo simbolico del calcio. In Gloria agli eroi del mondo di sogno, aneddoti intimi e ricordi personali si intrecciano a immagini iconiche che hanno fatto la storia d’Italia, per sempre impresse nella memoria popolare. Dalle prove iniziatiche al campetto della stazione alla corsa folle di Tardelli al Mondiale ’82, l’autore ci accompagna alla scoperta del calcio come universo mitico, fantasioso e carnevalesco, un vero mondo di sogno in cui tutto è possibile, e lo fa con ironia pungente e afflato lirico, fino all’interrogativo ultimo: il calcio resterà davvero sempre lo stesso, ovvero il regno del genio e dell’imprevisto? Il genio, il talento individuale, resteranno il fattore determinante anche in quello ubiquo e ipertecnologico di oggi? Oppure certe gesta appartengono ormai a un passato tanto mitico quanto remoto?
Su Facebook il gruppo dedicato al libro.
Giancarlo Liviano D’Arcangelo (Bologna 1977) è cresciuto a Martina Franca. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo Andai, dentro la notte illuminata (peQuod), finalista al Premio Viareggio. Nel 2011 è uscito per Fandango il reportage narrativo Le ceneri di Mike (Premio Benedetto Croce, Premio Sandro Onofri). Il suo ultimo libro è Invisibile è la tua vera patria (il Saggiatore 2013). Fa parte della redazione di Nuovi Argomenti e scrive di cultura sull’Unità.
Rassegna stampa
Il fatto quotidiano, 7 giugno 2014
Corriere del Mezzogiorno, 1° giugno 2014
Giancarlo Liviano D’Arcangelo (1977), scrittore e studioso di mass media, ha collaborato con Nuovi Argomenti, l’Unità, cheFare. Tra le sue opere si ricordano Andai, dentro la notte illuminata (peQuod, 2007), Le ceneri di Mike (Fandango, 2011), Il gigante trasparente (Edizioni di Comunità, 2015). Con il Saggiatore ha pubblicato Invisibile è la tua vera patria (2013) e Gloria agli eroi del mondo di sogno (2014) e L.O.V.E (2020).
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