Il miele, il fumo. La sensualità, la spiritualità. Con Dal miele alle ceneri Claude Lévi-Strauss continua la sua seminale analisi delle opposizioni simboliche dell’umano attraverso lo studio di miti e leggende degli indios sudamericani.
C’è un’antitesi fondamentale tra miele e tabacco: il primo è puramente naturale, perché può essere mangiato crudo ed è prodotto dalle api; il secondo, invece, viene consumato solo dopo essere stato incenerito e avvicina l’uomo all’etereo. In questa differenza vive il contrasto che c’è tra stato di natura e stato di cultura, lo stesso che ha condotto storicamente il pensiero mitico verso uno stadio avanzato e più complesso. In questo libro, la riflessione iniziata da Lévi-Strauss con Il crudo e il cotto – primo volume della Mitologica, la tetralogia che l’antropologo dedicò alle narrazioni tradizionali dei diversi popoli – abbandona le categorie culinarie per soffermarsi sui passaggi subito precedenti e successivi al pasto: il miele è infatti al di qua della cucina, è selvatico e seducente, attrae l’uomo verso la natura; il tabacco, d’altronde, è al di là della cucina, è velenoso, avvicina l’uomo al soprannaturale. L’uno è «infraculinario», l’altro è «metaculinario».
Muovendosi tra questi opposti concetti, allo stesso tempo complementari e distanti, Lévi- Strauss oltrepassa la sfera della sensibilità – crudo e cotto, fresco e putrido, secco e umido – per affrontare uno dei momenti cruciali della storia del mondo occidentale: quello in cui il pensiero mitico, raggiungendo la sua espressione più alta, si è trasformato in riflessione filosofica e scientifica; quello in cui noi uomini siamo diventati dèi.
Traduzione di Andrea Bonomi
Claude Lévi-Strauss (Bruxelles, 1908 - Parigi, 2009) è stato il padre dell’antropologia. Dal 1960 il Saggiatore pubblica in Italia le sue opere, tra cui Antropologia strutturale (2015), Tristi Tropici (2015), Il pensiero selvaggio (2015), La via delle maschere (2016), Il crudo e il cotto (2016), Mito e significato (2016), Antropologia strutturale due (2018), Lettere ai genitori (2018), Lo sguardo da lontano (2020), Antropologia strutturale zero (2022).
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