Possiamo viaggiare nel tempo? Riusciremo mai a prendere scorciatoie in grado di coprire le distanze interstellari in pochi secondi? La fantascienza – da Star Trek a Interstellar, passando per i più diversi tipi di incontri ravvicinati – ci ha abituato a salti nell’iperspazio, esplorazioni intergalattiche, ipervelocità, wormhole attraversabili e motori a curvatura, ma quante di queste visioni saranno effettivamente realizzabili, se non oggi, nel nostro immediato futuro? In Come viaggeremo nel tempo, Allen Everett e Thomas Roman affrontano queste domande e passano in rassegna le possibilità più allettanti aperte dalla ricerca contemporanea: dai paradossi della relatività ristretta alle inaspettate connessioni teoriche fra viaggi a ritroso nel tempo e moti a velocità superiori a quella della luce, dalle differenze paradigmatiche fra i viaggi nel futuro e nel passato alle macchine del tempo concepite dall’uomo – «macchine» che poco hanno a che vedere con le più sofisticate astronavi o i più improbabili macinini dell’immaginario fantascientifico, ma sono piuttosto costruzioni fisiche squisitamente ipotetiche. Nato da un manifesto amore per la fantascienza e i suoi autori, H.G. Wells per primo, e da un’altrettanto evidente passione per il rigore analitico, Come viaggeremo nel tempo non è solo un libro sullo spazio e le sue imperscrutabili distanze, sulla materia e l’energia, ma anche e soprattutto un racconto – visionario e avventuroso, eppure scientificamente solido – di come la fisica e la tecnologia stanno cambiando le nostre percezioni, la realtà in cui viviamo e, da ultimo, noi stessi, abbattendo le barriere di quello che è finora rimasto il più insondabile dei misteri: il tempo.
Allen Everett è professore emerito di Fisica presso la Tufts University.
scopri di più sull'autoreThomas Roman è professore di Scienze matematiche presso la Central Connecticut State University.
scopri di più sull'autorecarrello
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