Immaginatevi su un kayak con un gruppo di escursionisti per avvistare balene nella baia di Monterey in California. Il clima è tiepido, l’oceano calmo, il vento fermo. Poi, improvvisamente, a pochi metri da voi, la superficie dell'acqua esplode come colpita da una bomba e un cetaceo di trenta tonnellate guizza fuori dal nulla, ricadendo esattamente sopra la vostra imbarcazione. Questo è quanto è accaduto a Tom Mustill. È sopravvissuto, e da quel momento le balene sono diventate la sua grande passione.
Per cercare di capire cosa passi nella testa di una balena, che cosa la spinga a prendere decisioni che a noi paiono incomprensibili e che cosa possa pensare di noi, l’autore ha deciso di imbarcarsi in un viaggio alla scoperta delle interazioni tra uomo e cetaceo. Mustill ha incontrato ricercatori visionari e bizzarri: studiosi che registrano i canti malinconici delle megattere in cerca di schemi riconoscibili, anatomisti che dissezionano capodogli spiaggiati e startupper che sviluppano software per applicare al campo della comunicazione animale le intelligenze artificiali concepite per studiare il linguaggio umano; avanguardie di un’esplorazione dell’universo dei grandi mammiferi acquatici, i cui risultati potranno avere conseguenze sorprendenti per il nostro futuro.
Come parlare il balenese ci pone davanti ai quesiti aperti del dialogo interspecie e del nostro rapporto con la natura e gli ecosistemi. Perché se riusciremo davvero a comunicare con specie che con il nostro comportamento abbiamo condotto sull’orlo dell’estinzione, siamo sicuri di essere pronti ad ascoltare quello che avranno da dirci?
Traduzione di Camilla Pieretti
Tom Mustill (Londra, 1983) è biologo, regista e scrittore. Ha girato documentari naturalistici insieme a David Attenborough, Greta Thunberg e Stephen Fry, aggiudicandosi oltre trenta premi internazionali, tra cui due Jackson Wild Media Award un BAFTA e una nomination agli Emmy.
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