Anni, lettere e valanghe è una panoramica sul percorso artistico di Marco D’Agostin, tra i maggiori esponenti della danza contemporanea e della performance. Cinque opere, qui curate da Alessandro Iachino in un dialogo serrato con il loro autore, che rivelano come il corpo possa trasformarsi in un potente mezzo di esplorazione e reviviscenza della propria storia personale.
Cinque tasselli da cui partire per cercare di dare una forma al nostro tempo: da Everything is ok, in cui una catena ininterrotta di movimenti dialoga con le icone pop di ieri e di oggi, ad Avalanche, che ci conduce in un paesaggio postapocalittico, nel quale due esseri umani cercano, danzando, di ricostruire il passato; da First Love, in cui la storia di un ragazzino innamorato dello sci di fondo si intreccia con la vittoria di Stefania Belmondo alle Olimpiadi del 2002, a Best Regards, una lettera aperta a Nigel Charnock, indimenticato performer scomparso nel 2012; fino a Gli anni che, attingendo dalla profondità dell’omonimo romanzo di Annie Ernaux, affronta l’incredibile vita della danzatrice Marta Ciappina, in un continuo dialogo tra io e collettività.
Questo libro è una nestra per entrare nell’immaginario e nell’arte di D’Agostin, per osservare una scrittura capace di intrecciare in modo nuovo coreografia e drammaturgia, cultura letteraria e popolare, dando ai corpi, ai movimenti e ai ritmi un vestito di parole.
Marco D’Agostin (Valdobbiadene, 1987) è un artista attivo nel campo della danza e della performance. Vincitore di due premi Ubu e del premio Riccione speciale per l’innovazione drammaturgica, ha presentato i propri lavori in molti dei principali festival e teatri europei ed è artista associato al Piccolo Teatro di Milano per il triennio 2022-2024.
scopri di più sull'autoreAlessandro Iachino (Firenze, 1984) è un critico di danza e teatro. Fa parte della redazione di Stratagemmi. Scrive per Doppiozero e La Falena.
scopri di più sull'autorecarrello
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